Ultima modifica: 12 Marzo 2020
Scuola Media Statale per ciechi "Vivaio" > News > MESSAGGIO DEL DIRIGENTE A GENITORI E ALUNNI

MESSAGGIO DEL DIRIGENTE A GENITORI E ALUNNI

“Mantieni i tuoi pensieri positivi, perché i tuoi pensieri diventano parole.

Mantieni le tue parole positive, perché le tue parole diventano i tuoi comportamenti.

Mantieni i tuoi comportamenti positivi, perché i tuoi comportamenti diventano le tue abitudini.

Mantieni le tue abitudini positive, perché le tue abitudini diventano i tuoi valori.

Mantieni i tuoi valori positivi, perché i tuoi valori diventano il tuo destino”.

(Mahatma Gandhi)

Cari genitori, cari ragazzi,

voglio aprire questo breve messaggio con parole che parlano di positività, perché in questo momento, tanto difficile, tutti ne abbiamo bisogno.

Se avremo pensieri positivi, essi diventeranno comportamenti, abitudini, valori e ciò darà un senso diverso alla nostra vita.

Credo che questo atteggiamento dovrebbe accompagnare la vita di ciascuno di noi, ma oggi più che mai dobbiamo infondere la fiducia e la speranza nei cuori di chi ci sta vicino.

La situazione che stiamo vivendo, i sacrifici che ci sono stati richiesti, porteranno i risultati sperati, dobbiamo avere pazienza e fiducia in tutte le persone che, in questo particolare momento, si adoperano affinché il nostro Paese torni alla normalità.

Meno di un mese fa la nostra quotidianità è stata stravolta. Ci siamo salutati il venerdì pomeriggio, certi che il lunedì avremmo ripreso le lezioni, ma non è stato così e all’improvviso abbiamo scoperto quanto preziosa fosse quella quotidianità.

Da allora la situazione, in un continuo evolversi, ci ha richiesto sempre maggiori sacrifici, ci ha privato delle libertà più banali, più scontate, facendoci comprendere quanto fossero importanti.

La nostra scuola desidera farvi sentire la sua vicinanza. La scuola non è chiusa, perché la scuola sono le relazioni fra le persone.

I docenti sono quotidianamente in contatto con i ragazzi, attraverso i mezzi informatici e tecnologici a disposizione si adoperano per aiutarli nello studio, consapevoli sì che fare scuola è altro, è contatto, confronto, conforto, ma è pur vero che, anche a distanza, ci si può prendere cura l’uno dell’altro, l’importante è mantenere vivo il dialogo, saldo il legame di fiducia, positivo il pensiero, come dice Gandhi.

Accogliamo i cambiamenti come opportunità e apprezziamo il tempo che ci viene concesso: tempo che possiamo trascorrere con i nostri cari, un tempo dilatato, libero dalla solita frenesia, un tempo da sfruttare al meglio, in cui non dobbiamo lasciarci andare, bensì riscoprire interessi, trascurati spesso per mancanza di tempo, o scoprirne di nuovi.

L’impossibilità di disperdere le energie in tante occupazioni, probabilmente non tutte essenziali, non cambia solo le nostre abitudini, ragazzi, ma ci permette di ascoltare con più calma il nostro cuore, di comprendere meglio quali sono le nostre vocazioni. Immaginare qualcosa di grande che vorreste realizzare nella vostra vita. Reagite alla paura con la creatività!

Nell’attesa di riaprire le porte delle nostre classi, ora silenziose, ma che presto, ne sono certa, risuoneranno delle voci cristalline e dei passi concitati di chi con entusiasmo corre verso la bellissima avventura della conoscenza, desidero dunque che vi giunga il mio messaggio:

la Vivaio c’è, ed è vicina a ciascuno di voi!

Vi saluto con le parole di Pablo Neruda, poeta cileno che conobbe il dolore dell’esilio, ma non per questo perse la speranza.

Speranza

Ti saluto, Speranza, tu che vieni da lontano

inonda col tuo canto i tristi cuori.

Tu che dai nuove ali ai sogni vecchi.

Tu che riempi l’anima di bianche illusioni.

Ti saluto, Speranza, forgerai i sogni

in quelle deserte, disilluse vite

in cui fuggì la possibilità di un futuro sorridente,

ed in quelle che sanguinano le recenti ferite.

Al tuo soffio divino fuggiranno i dolori

Quale timido stormo sprovvisto di nido,

ed un’aurora radiante coi suoi bei colori

annuncerà alle anime che l’amore è venuto.

(Pablo Neruda)

Il Dirigente Scolastico

Laura Lucia Corradini